Al CSV di Cuvio, Ecografia e Mammografia in Tomosintesi con la dottoressa Giuliana Zay

Profilo professionale

La dottoressa Giuliana Zay, specializzata in radiodiagnostica e senologia, vanta una grande esperienza in questo campo. Formatasi alla scuola di specialità a Strasburgo dove ha sviluppato la convinzione dell’importanza del lavoro in equipe, oltre ai propri incarichi professionali insegna alla Scuola Italiana di Senologia. In questo ambito si occupa sia di tenere lezioni teoriche sia di svolgere il training con gli alunni. Collabora con la LILT, la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori.

   

Dottoressa Zay, qual è il suo approccio nel momento del primo contatto con una nuova paziente?

«Un caposaldo del mio modo di lavorare è il ritenere che una visita non sia solo un incontro di tipo tecnico: l’arrivo di una paziente in ambulatorio diventa anche il momento per dare le informazioni necessarie, per sensibilizzare sulla malattia e sui passaggi necessari per porre l’attenzione sulla prevenzione. È un momento dedicato all’educazione sanitaria e questo passaggio necessita di tempo. Alle pazienti spiego sempre che una donna su otto avrà il tumore della mammella, ma dirò anche che, se scoperto presto, la percentuale di guarigione è del 90%. Poi sottolineo che ecografia mammaria e mammografia sono entrambe fondamentali e vanno effettuate insieme».

Ci spieghi meglio questo concetto: perché è necessario eseguire sia eco mammaria sia mammografia?

«La mammografia è un esame radiologico, fastidioso per via dello schiacciamento della mammella, ma dà informazioni diverse rispetto all’ecografia. Quest’ultima utilizza un’altra tecnologia (con ultrasuoni) e non è dolorosa. La combinazione di entrambe consente di intercettare il maggior numero possibile di tumori. È anche necessario che lo stesso operatore esegua sia l’ecografia sia la mammografia: questa è la “carta vincente” perché può incrociare e confrontare i due esami».

Perché è necessario effettuare un controllo annuale del seno?

«Lo screening mammografico , come tutti gli screening, non può costare più del beneficio economico che produce nella spesa sanitaria, per evitare di danneggiare altre categorie di persone (uomini, vecchi, bambini).Proprio grazie allo screening abbiamo capito che ci sono alcuni tipi di tumore che avrebbero necessità di essere intercettati prima dei due anni (intervallo dello screening)  tali tipologie non sono però in numero sufficiente da giustificare il costo di uno screening annuale  Ecco perché è così importante eseguire ,comunque, un controllo con mammografia annuale: serve ad avere il massimo di probabilità di trovare il maggior numero di tumori della mammella in fase precoce e quindi curabile.».

Chi sono le donne che oggi si rivolgono a lei?

«Uno dei motivi più frequenti che spingono alla visita è il dolore al seno, che non è sintomo di tumore, ma nemmeno lo esclude. Al giorno d’oggi inoltre un motivo frequente per cui ci si rivolge a noi è la conoscenza diretta di persone della propria età che hanno avuto o che stanno curando il tumore della mammella. Adesso  le donne parlano liberamente delle proprie malattie e di argomenti una volta tabu come il seno. C’è stata, negli ultimi decenni, una grande evoluzione culturale e di questo va ringraziato i l professor Umberto Veronesi che ha dato un contributo incredibile e impagabile con l’informazione alla popolazione ed anche all’insegnamento con la sua Scuola Italiana di Senologia fondata nel 1984».

In questo momento, qual è il modo migliore di effettuare una diagnosi precoce per il tumore della mammella?

«Anzitutto diciamo che la palpazione ormai non può più essere considerata sufficiente al ritrovamento del tumore della mammella perché permette di individuare solo i tumori più superficiali o profondi ma troppo grandi. Ma oggi il vantaggio fondamentale della diagnostica è possedere la tecnologia giusta. Bisogna avere ecografi di fascia alta ma soprattutto il mammografo di ultima generazione, quello con tomosintesi che consente di esaminare la mammella stratificandone lo spessore e riducendo così, sensibilmente , i problemi interpretativi dovuti alla sovrapposizione delle strutture nella mammografia come era con apparecchi “vecchi”. 

Al Centro Sanitario Valcuvia abbiamo, infatti, questo tipo di strumento, il mammografo che acquisisce le immagini in tomosintesi. Alcuni tipi di mammelle – cosiddette dense – hanno necessità assoluta di essere valutate in questa maniera. Ed è bene ribadire una volta per tutte, che il punto fondamentale per affrontare questa malattia è intercettarla il più presto possibile: un fattore che fa la differenza, che salva la vita ».

La dottoressa Giuliana Zay fa parte dello staff di medici in forza al Centro Sanitario Valcuvia di Cuvio. Il team vanta la presenza di una quarantina di professionisti che coprono tutte le aree specialistiche della medicina.

Per richiedere un appuntamento con la Dottoressa Zay, chiamaci allo 0332624820