Quando si affronta la tematica delle vene varicose, il primo pensiero ricade sull’aspetto estetico.
Le varici sono un vero e proprio problema circolatorio, caratterizzato dalla dilatazione permanente di una vena.

La patologia si riconosce dall’anomala andatura delle vene e dal rilievo delle stesse e si presenta frequentemente negli arti inferiori.
In alcuni casi rimane un problema circoscritto e non richiede l’intervento del medico, in altri invece è necessario rivolgersi ad uno specialista per evitare il peggioramento della condizione e aiutare la circolazione sanguigna, diminuendo il senso di gonfiore e il dolore.

Nei prossimi paragrafi scopriremo insieme quali sono le cause della formazione delle vene varicose, i rimedi più utilizzati dai nostri pazienti ed esploreremo le possibilità di intervento per una guarigione definitiva.

Da cosa sono causate le varici?

Le vene hanno il compito di riportare il sangue dai tessuti al cuore e durante questo processo devono lottare contro la forza di gravità, spingendo il sangue verso l’alto. In caso di malfunzionamento delle valvole delle vene si incorre in una stasi venosa, dove il sangue ristagna nei tessuti e causa una dilatazione permanente.

Tra i fattori che aumentano la possibilità di essere soggetti a questo tipo di patologia troviamo:

  • Sesso femminile;
  • Età compresa tra i 30 e i 50 anni;
  • Problemi di sovrappeso o obesità;
  • Gravidanza;
  • Lavoro in posizione eretta per tempi prolungati.

Quest’ultimo fattore influisce in quanto, il mantenimento di una posizione eretta o seduta per lungo tempo, senza modifica della postura, sollecita notevolmente le valvole e altera la pressione venosa causando problemi di circolazione.

Nella maggior parte dei casi, i pazienti non ricorrono ad una visita medica o a un intervento chirurgico, ma utilizzano metodi tradizionali per limitare il diffondersi della patologia.
È importante sottolineare che, col passare degli anni, è consigliato monitorare la condizione della circolazione per evitare un peggioramento della stessa.

Metodi di intervento chirurgico e non

Tra le tecniche tradizionali più utilizzate dalle pazienti affette da varici troviamo l’utilizzo di calze compressive, integratori e medicinali che contribuiscono a migliorare il microcircolo.  L’alternativa più duratura rimane però l’intervento chirurgico che permette di rimuovere la vena o il gruppo di vene malate e riportare la circolazione al suo corretto funzionamento.

Cos’è la schiuma sclerosante

La tecnica della scleroterapia è stata utilizzata per molti anni per la cura delle varici.
Oggi viene iniettata la stessa soluzione ma sottoforma di schiuma o mousse, che consente una maggiore efficacia dell’intervento e può essere facilmente monitorata con un’ecografia.

Il numero di iniezioni da eseguire dipende dall’avanzamento della patologia e dalla reazione dell’organismo alla prima seduta.
Dopo essersi sottoposti alla prima iniezione sarà necessario effettuare un bendaggio compressivo con una calza elastica.
Dopo le iniezioni è possibile avere alcuni lievi effetti collaterali come:

  • Piccoli lividi nella zona dell’iniezione;
  • Dolore della vena se messa sotto pressione.

Si tratta comunque di un metodo non invasivo rispetto all’intervento chirurgico infatti, dopo l’iniezione, è possibile riprendere normalmente le proprie attività quotidiane.
Si consiglia però di evitare attività sportive intense.

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